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martedì 5 marzo 2013

"La Festa di Ray"

PER OGGI NIENTE RICETTE...
non si può solo vivere con le istruzioni !

MA, VIVERE IMPROVVISANDO 
COME FACEVA IL GRANDE RAY....

ho pensato di condividere con 
voi visto che
ci voleva dare una spiegazione,
al suo casino!

... e noi al nostro?

Festa
di Raymond Carver 

Ieri sera, solo, a 3000 miglia di distanza dall'unica
che amo, ho acceso la radio per sentire un po di jazz
e mi sono preparato un'insalatiera di pop-corn
ben salato. Poi ci ho versato sopra il burro fuso.
Ho spento le luci e mi sono seduto
davanti alla finestra con il pop-corn
e una lattina di Coca. Mi sono dimenticato di tutto
quel che c'è di importante al mondo sgranocchiando il pop-corn
e guardando il mare pesante e le luci della città.
Il pop-corn era intriso di burro e coperto di
sale. Me lo sono mangiato tutto fino a che non c'è rimasto
altro che qualche Vecchia Zitella sul fondo. Poi
mi sono lavato le mani: ho fumato un altro paio di sigarette
ascoltando il ritmo della poca musica
rimasta. Le cose s'erano calmate un bel po',
anche se il mare era ancora mosso. Il vento
ha dato alla casa un'ultima sgrullataquando mi sono alzato
e ho fatto tre passi, dietro-front, altri tre passi,ancora dietro-front.
Poi mi sono messo a letto e ho dormito alla grande,
come sempre. Dio mio, che vita!
Ma mi pareva di dover spiegare, di lasciare un appunto,
sul casino che c'era in salotto
e su quel che è successo ieri sera. Nel caso
si spegnessero le mie luci e io finissi sotto.
Si, c'è stata una festa qui, ieri sera.
E la radio è ancora accesa, va bene
ma se muoio oggi, muoio contento -pensando
alla mia bella e a quell'ultimo pop-corn.

tratto da "Racconti in forma di poesia " edito da  Minimum fax
traduzione di Riccardo Duranti.

giovedì 21 febbraio 2013

FARAONA CON SALSA DI ARANCE


FARAONA CON SALSA DI ARANCE
E
CIOCCOLATO FONDENTE
con quenelle di
POLENTA GIALLA

Gusti complessi, dolci ed avvolgenti per questo piatto dai colori invernali. Può essere proposto all’interno di un menù dagli accenti forti e speziati, dopo un primo tendenzialmente molto caldo e piuttosto liquido come una vellutata di sedano rapa alla noce moscata e patate viola con julienne di radicchio di Treviso oppure un flan di cardo e curcuma.

Dosi per 6 persone. Tempo: una notte per la marinata, 45’ di prepa-razione e cottura.




2 petti di faraona
½ carota
1 costa di sedano piccola
2 scalogni
2 arance piccole dolci
20g cioccolato EXTRA fondente
500g polenta gialla (istantanea o classica dipende dai vostri tempi!)

Per la marinata:
2 bicchieri di vino bianco secco
3 cm radice di zenzero fresco pelato
2 spicchi di aglio
10 grani di ginepro
1 cucchiaio di miele di castagno
½  cucchiaino di curcuma
½ cucchiaino di zenzero in polvere
1 stecca di 4 cm di cannella
2 prese di finocchietto selvatico essiccato, foglie di alloro, maggiorana, salvia

Lasciare una notte il petto intero a marinare nel liquido.




Mettere a bollire l’acqua circa 1l e ½ per 500g di polenta gialla. Quando bolle salare e versare la polenta mescolando continuamente cuocere per il tempo necessario e quando sarà abbastanza soda e intiepidita formare delle quenelle ( http://youtu.be/MXcIZ4aRHBU ) da utilizzare al momento del servizio.

Pulire il petto di faraona dalla marinatura asciugarlo per bene e tagliarlo a filetti di circa 1,5 cm di spessore.
Preparare un trito con sedano, cipolla e carota soffriggerlo leggermente in un filo d’olio EVO adagiare i filetti e passarli su tutti i lati, sfumare con un bicchiere di vino bianco. Quando l’alcool è evaporato aggiungere la polpa cubettata di un arancio e il succo dell’altra, salare, pepare e cuocere per circa 12/13 min. Levare i filetti dalla padella e tenerli al caldo coperti. Far ridurre ulteriormente la salsa per qualche minuto aggiustare di sale e aggiungere il cioccolato extrafondente grattuggiato. Farlo sciogliere per un paio di minuti a fuoco bassissimo, amalgamando per bene. Trasferire il tutto in un mixer e ridurre a crema. Ottenere la densità di vostro piacimento aggiungendo un goccio di acqua tiepida se risultasse troppo densa. Trasferire sulla padella e portare a temperatura facendo attenzione a non cristallizzare il cioccolato.
Impiattare con le quenelle di polenta gialla e secondo la vostra crearività, senza però esagerare con la salsa di arancio e cioccolato perchè potrebbe predominare sul resto. Spolverare con qualche scaglia di fondente e qualche zesta di arancio.

Accompagnare con un Valpollicella ripasso.






  


mercoledì 6 febbraio 2013

Menù di One Day Social Kitchen 1 Marzo



THE FISH STYLE

Aperitivo
“THE MANGO SPRITZ”
Mango Prosecco Campari Icecube
servito con
Gamberi Caramellati Piccanti e Mele


SPICEY TAGLIATELLE NEST SOUP
 CAPESANTE & MUSHROOM
ovvero
Nidi di Tagliatelle in Zuppa Piccante
Funghi e Capesante


PIATTOFORTE’s DISH-FISH
ovvero
Brown Scones di Bacon e Noci
Burger di Salmone alle Barbette
Mayo-Panna Speziata Nordic Style
Ribes
Belga Flambè

…e per finire
STRAWBERRY JELLY THINKS LIQUID
Sorpresa “liquida” alcolica alla fragola


venerdì 1 febbraio 2013

LA MONTAGNA CHE ANDO' DA MAOMETTO

Montagna di Cous Cous
con
Verdure Crude e Mele

1kg di cous cous semola fine

100g burro chiarificato t.a.*

acqua naturale t.a.  

sale

Procedimento classico per il cous cous:
Spargere i grani in un grande piatto basso tondo o una teglia larga aggiungere a spruzzi l’acqua inumidendo i grani poco a poco e sgranando in senso rotatorio continuamente oppure con una forchetta. Lasciar riposare qualche minuto i granelli si saranno ulteriormente impaccati. Sgranarli a mano o con la forchetta e ripetere l’operazione di “spruzzamento” con l’acqua fino ad ottenere che il granello sia sufficientemente rigonfio. Adesso aggiungere delle noci di burro a temperatura ambiente e amalgamare nel cous facendo dei movimenti rotatori tra le mani. Lasciar riposare. Se il cous risultasse ancora al dente ripetere l’operazione con dell’acqua tiepida ma non calda. A questo punto il cous è pronto per essere cotto al vapore per 30’ nella couscoussiera . Passati i 30 minuti svuotare la couscoussiera nel piatto grande da portata sgranando a mano con delle noci di burro chiarificato per dargli ulteriore sofficità. Rimettere il tutto nella couscussiera e cuocere per altri 20’. A questo punto può essere servito con un condimento caldo o freddo a piacere tipo uno spezzatino brodoso di carne oppure verdure di stagione. In questa ricetta lo propongo da servire freddo per un party a buffet.
Dunque lasciar raffreddare il cous sul piatto da portata e quando freddo aggiungere la vinegrette  e la brunoise di verdure amalgamando bene il condimento con le mani. Formare una montagna col cous cous sul piatto da portata e decorare secondo il proprio gusto con pomodorini, fettine di limone, rondelle di carote eccetera eccetera….BUONISSIMO

La citronette:
3-4 limoni succo e zesté
2 lime succo
10 dl olio evo
sale e pepe

30g paprica dolce

20g paprica forte o pimenton

30g zenzero
150g di trito di menta basilico cerfolio erba cipollina prezzemolo zeste di limone

Le verdure tagliate a brunoise**:
3 zucchine
3 carote
1/2 sedano verde
2 mele verdi golden
2 peperoni rossi
1 peperone giallo
1 peperone verde
1/2 cipolla di tropea o un cipollotto

 Le vedure possono essere cotte per qualche secondo al vapore questo comporterà un addolcimento ulteriore del cous cous.


Il Cous è un piatto personalizzabile e si presta ad infinite variazioni, proprio come il riso e la pasta. Però detto tra noi il cous cous tradizionale Marocchino è la morte sua! (mi scuso con i Trapanesi di tutto il mondo!)
IL COUS COUS MAROCCHINO è L’UNICO COUS COUS CHE SCALDA IL CUORE E CURA L’ANIMA DALLE INTEMPERIE DELLA VITA QUOTIDIANA.

Però alla festa del Cous Cous di S. Vito Lo Capo (Trapani), bisogna andarci almeno una volta nella vita!!

*T.A. temperatura ambiente
** BRUNOISE TAGLIO A CUBETTI DI 3MM DI LATO